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Del Sabotaggio come una delle belle arti

venerdì 25 aprile 2008

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L’ 8 novembre alcuni ganci di metallo ben piazzati sradicano i cavi elettrici della ferrovia in
quattro punti diversi, provocando un casino sulla rete e fermando 160 TGV. L’11 novembre
dieci persone sono state arrestate in tre cittàdifferenti. Una persona è stata rilasciata il
giorno dopo. Quattro di loro vengono rilasciate e poste sotto controllo giudiziario dopo 4
giorni di fermo, accusati come gli altri di “associazione di malfattori con finalitàdi
terrorismo†. Gli altri 5 sono accusati anche di “danneggiamento di bene pubblico†riferito
alle infrastrutture ferrovie. Ad oggi resta in carcere solo quello che viene definito il “capoâ€
dell’ associazione.
Questo è un volantino di solidarietàfatto girare a Parigi il giorno successivo agli arresti.

Bisogna essere veramente ciechi per non vedere nei sabotaggi un’ arma classica degli
sfruttati. Bisogna avere veramente la memoria corta per dimenticare che, nella guerra
sociale, molti rivoltosi non attendono necessariamente che tutti si muovano per esprimere la
loro collera. Dalla rivolta del novembre 2005 a quella contro il CPE nella primavera del
2006, dalle occupazioni delle fabbriche e i sequestri dei dirigenti, ai numerosi sabotaggi
durante il movimento dei ferrovieri del novembre 2007, sembra chiaro per molti che non
saràmendicando che si potràfarla finita con una situazione di miseria e sfruttamento.

In questa società-carcere ci vorrebbero far credere, attraverso la farsa elettorale, che
viviamo nel migliore dei mondi: la democrazia mercantile. Le guerre o l’ avvelenamento del
pianeta in nome del denaro servono pertanto a ricordarci che il capitalismo è un sistema
mortifero e che lo stato è un nemico. Allora bisogna batterci per distruggere ciò che ci
distrugge. Lottare collettivamente e individualmente dove si vive, per un mondo libero dallo
sfruttamento e dal dominio. E non saranno né i loro codici penali né la loro morale a dettarci
cosa dobbiamo fare, ma la rabbia e l’ etica di ciascuno.

L’ 11 novembre 10 persone sono
state arrestate durante una nuova operazione del ministero del terrore, accusati di sabotaggi
ai binari delle ferrovie avvenuti nel weekend precedente. Gli sciacalli dell’ informazione e i
politicanti, ciascuno a modo suo, si sono subito affrettati a denunciare un immaginario
movimento “ anarco-autonomo†. Sotto questo stesso pretesto di “ associazione di malfattori
a scopo terroristico†, tre compagni sono giàin carcere da più di nove mesi accusati di un
tentativo di incendio di un veicolo della polizia a Parigi nel maggio 2007, durante le
esplosioni di collera che hanno salutato l’ ultima elezione presidenziale. In un tempo di crisi
in cui lo stato ricopre i capitalisti di miliardi esso tenta una volta di più di isolare dei
malvagi rivoltosi per meglio eliminarli.

Ma poco importa che siano colpevoli o innocenti,
lasciamo queste categorie alle carogne in toga e ai loro sostenitori. Perché come la passione
per la libertànon si riduce a delle sigle ciò che il dominio teme è la moltiplicazione diffusa
e anonima di questi attacchi.
Contro il terrorismo di Stato,solidarietà. Con i mezzi che ciascuno riterràpiù adeguati...

Rompiamo il train-train quotidiano.

Du sabotage considéré comme un des Beaux Arts
Click droit + enregistrer la cible sous...

In La Bella N°15:

In seguito a questi arresti sono stati creati numerosi comitati di sostegno (che vedono la
partecipazione di vari gruppi politici, inclusi quelli istituzionali) aprendo di fatto un fronte
democratico e garantista.. La linea innocentista è passata anche attraverso l’ uso massiccio
dei mass media da parte di alcuni tra gli/le imputati/e. In questo quadro c’ è anche chil’ultimo ancora in carcere- ha accettato di ricevere e discutere con Voynet, ex ministra del
governo di sinistra e attuale senatrice, nonché sindaca di una grande città, dando seguito al
dialogo con il potere...Malgrado alcune azioni solidali, la scelta di come affrontare questa
nuova operazione dell’ antiterrorismo ci lascia quantomeno perplessi/e. Rinunciare alle
proprie idee di fronte alla repressione, non solo non garantisce nulla rispetto al potere, ma lo
rafforza, dando credito alla separazione tanto utile tra “buoni “ e “cattivi†.

***

Ivan, Bruno e Damien vengono fermati il 19 gennaio 2008, sulla strada che li avrebbe
portati alla manifestazione al CPT di Vincennes (vicino Parigi), in possesso di fumogeni
artigianali e chiodi a tre punte (fora pneumatici). Isa e Farid vengono arrestate il 23 gennaio
dalla polizia doganale durante un controllo stradale vicino Vierzon. Nel cofano della loro
macchina del clorato, le piante di un carcere minorile (EPM) e dei manuali di sabotaggio.
Lo scorso aprile le due inchieste sono state riunificate dalla procura dell’ antiterrorismo che
li accusa di far parte di una associazione sovversiva con finalitàdi terrorismo denominata
dagli stessi sbirri “ MAAF- Mouvance Anarcho- Autonome Francilienne†.Successivamente
viene contestato all’ associazione un altro reato specifico ( il tentativo, non andato a buon
fine, di incendio di una macchina della polizia di fronte alla questura, durante le elezioni del
2007). Di questo vengono accusati Damien, Isa e un altro compagno, Juan, in base a tracce
di DNA che dicono essere state ritrovate sull’ ordigno. Attualmente Bruno è in latitanza dal
luglio 2008, Ivan e Farid sono fuori con alcune restrizioni, Isa è stata scarcerata con delle
restrizioni dopo un anno di detenzione preventiva. Damien e Juan sono tutt’ora in carcere.
Dal 18 al 25 gennaio 2009 è stata lanciata una settimana internazionale di solidarietà. “[...].
perché la nostra solidarietàsi rivolge a quelle e quelli che si ribellano contro l’ordine di
questo mondo[...]“