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Russia : L’anarchico Ilya Romanov ferito dall’esplosione di una bomba davanti ad un ufeficio di rclutamento dell’esercito

venerdì 2 novembre 2012

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Ilya Romanov, un anarchico russo di 46 anni, è rimasto ferito il 26 ottobre 2013, quando una bomba artigianale gli è improvvisamente esplosa in mano. L’incidente è avvenuto nelle vicinanze di un edificio in cui hanno sede gli uffici di reclutamento [in Russia c’è la coscrizione obbligatoria, NdT] dell’Esercito russo.
La polizia locale ha affermato che l’ordigno artigianale è esploso nelle mani dell’anarchico nelle prime ore del mattino di sabato. La sua mano sinistra è stata asportata. Il compagno è stato ricoverato in ospedale.

Ilya Romanov è stato interrogato dalla polizia. Ha sostenuto che l’“ordigno esplosivo artigianale†era in realtàun petardo. I mass media hanno subito parlato della perquisizione dell’appartamento di Ilya da parte della polizia, che avrebbe portato al ritrovamento di “letteratura estremista†e di svariati reagenti chimici usati per la fabbricazione di ordigni esplosivi.

Un’altra fonte, però, sostiene che le polizia non ha trovato nulla di compromettente durante la perquisizione e gli sbirri avrebbero sequestrato una lattina per bibite vuota, qualche pezzo del microscopio della figlia sedicenne di Ilya ed un barattolo di latta contenente una sostanza bianca non identificata. La polizia ha però sequestrato un archivio di stampa sovversiva e delle lettere personali di Ilya (fra cui delle lettere del periodo che ha passato in prigione, dal 2002 al 2012), il suo computer portatile e la carta d’identità.

Ilya Romanov era giàstato arrestato nel 2002 ed ha passato 10 anni in prigione. Le accuse contro di lui includevano delle rapine a gioiellerie e agenti di cambio, traffico di armi leggere ed un attacco alla bomba contro un ufficio del SBU (servizi segreti dell’Ucraina, derivati dalla sezione ucraina dell’ex KGB) in Ucraina. Ilya aveva negato ogni accusa e sostenuto di essere stato torturato sia psicologicamente sia fisicamente durante la detenzione preventiva. Ha fatto uno sciopero della fame e si è tagliato le vene in tribunale. È stato liberato nel dicembre 2012.