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Atene - Sbirro spara alla gamba di un compagno

lunedì 10 dicembre 2012

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Prima di cominciare la descrizione degli eventi, vorrei riferire i motivi per cui non ho sporto azione legale. Innanzitutto mi dichiaro anarchico e antiautoritario. Quindi la mia coscienza non fa riferimento ai procedimenti legali. Chi combatte per la libertàdeve mantenere una linea chiara riguardo al sistema e ai "benefici" che ne derivano. Nell’analisi dei fatti che segue (avvenuti due giorni prima dell’anniversario dell’omicidio di A. Grigoropoulos) vorrei chiarire che non mi sento una vittima di questo attacco, poiché come ho giàdetto prima, la linea è definita e dall’altra parte c’è il nemico.

La sera del 4 dicembre, mentre mi trovavo nel quartiere di Exarchia con alcuni compagni, abbiamo capito che 3 poliziotti in borghese ci stavano seguendo vicino all’incrocio tra Benaki ed Eressou. Dopo una rapidissima consultazione tra noi, li abbiamo cacciati rumorosamente. 2 sono corsi per Darvenion verso Zodoxou Pigis, mentre il terzo è scappato per Eressou, per sbucare anche lui su Zodoxou Pigis. Per nulla sorpresi, vediamo i due girare su Valtetsiou verso Xarilao Trikoupi, cioè esattamente verso il presidio permanente dei MAT. Come ci giriamo per tornare indietro vediamo il terzo sbirro in borghese, e io gli grido: "Dove vai sbirro di merda, adesso?" Improvvisamente mi accorgo che tiene in mano la pistola con la canna dritta e mi urla "Vieni qua che ti fotto" battendosi il petto. Durante i secondi successivi ha sparato, e io gli ho gridato "che fai, mi spari?" La risposta è stata un colpo di pistola alla gamba. Sul momento però non ho capito che mi aveva colpito, ma ho pensato che il prossimo sparo avrebbe potuto; ho cominciato a correre verso la piazza, dove alla fine ho capito di essere stato ferito.

Credo che questa notizia debba essere resa nota non per diffondere la paura, ma la rabbia, piuttosto. Non spaventiamoci di nulla e che sappiano che non ci spezziamo neanche coi proiettili.

Attacchiamo per primi e sempre, con qualunque mezzo e in qualunque modo, lo stato ed i suoi scagnozzi.

Appuntamento oggi (6/12) ed ogni giorno nelle strade.

Il proiettile saràrestituito ai suoi legittimi e consueti proprietari.

Forza ai ragazzacci indagati per il processo di Velvento e di Nea Filadelfia.

M.K.