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Marcia dei disoccupati
Mordechai Gebirtig (1937)
giovedì 11 dicembre 2014
Tutte le versioni di questo articolo: [français] [italiano] [Yiddish]
[La Marcia dei Disoccupati ("Arbetloze marsh") é uno dei più importanti canti rivoluzionari in yiddish, durante l’insurrezione di Varsavia. É stato composto da Mordechaj Gebirtig, ucciso dai nazisti nel 1942, durante la rivolta del ghetto di Cracovia.]
Un, due, tre, quattro,
Senza lavoro noi siam.
Da mesi più non sentiamo
Nella fabbrica battere il martello.
Gli attrezzi giacciono freddi e dimenticati,
E già se li starà mangiando la ruggine,
E noi ce ne andiamo in giro per le strade
Come i ricchi, senza far nulla,
Come i ricchi, senza far nulla.
Un, due, tre, quattro,
Senza lavoro noi siam.
Senza vestiti, senza casa,
Nostro letto son la terra e il fango.
Se qualcuno ha ancora qualcosa da mangiare
Si divide ogni pezzetto,
Beviamo acqua
Come i ricchi bevon vino,
Come i ricchi bevon vino.
Un, due, tre, quattro,
Senza lavoro noi siam.
Abbiamo lavorato duro per anni,
E sgobbato sempre di più per costruire
Case, castelli, città e paesi
Per un mucchio di spendaccioni.
Ne abbiamo avuto come ricompensa
Fame, privazioni e disoccupazione,
Fame, privazioni e disoccupazione.
Un, due, tre, quattro
E così ora marciam.
Senza lavoro, passo dopo passo,
E cantiamo la canzone
Di una nuova terra, di un mondo nuovo
Dove vivano uomini liberi.
E nessuno sarà senza lavoro
Nella nuova e libera terra,
Nella nuova e libera terra.