Siamo contro la prigione

Siamo contro la prigione perché essa è nata e si è sviluppata per difendere i privilegi dei ricchi ed il potere.

Siamo contro la prigione perché essa serve solo a rinchiudere i poveri e gestire la miseria.

Siamo contro la prigione perché il rumore della chiave nella serratura di una cella è una tortura quotidiana, l’isolamento un abominio, la fine del colloquio una sofferenza ed il tempo rinchiuso è una clessidra che uccide poco a poco.

Siamo contro la prigione perché essa ci ha strappato troppi giorni, mesi, anni e troppi/e amici/e, sconosciuti/e, compagni/e.

Siamo contro la prigione perché non abbiamo dimenticato il grigiore penitenziario dei corridoi della scuola e perché le campanelle risuoneranno sempre in noi come la cadenza dell’addomesticamento.

Siamo contro la prigione perché ci saranno sempre dei/le secondini/e per soffocare le nostre rivolte.

Siamo contro la prigione perché vogliamo cambiare radicalmente questa società, non integrarci pacificamente nelle sue città, nelle sue fabbriche, nelle sue caserme, nei suoi supermercati.

Perché questo mondo ne ha fin troppo bisogno.